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Signor giudice, basta un pareggio

Signor giudice, basta un pareggio
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27 punti carta PAYBACK
Tascabile:
336 Pagine
Editore:
Tea
Pubblicato:
23/05/2013
Isbn o codice id
9788850230211

Descrizione

C'è una partita di droga in arrivo dal mare destinata a finanziare speculazioni edilizie e campagne elettorali. C'è il Grigio, che dall'ombra muove stupefacenti e denaro sporco. C'è Pedro, un sudamericano ex galeotto, ex spacciatore, che sussurra qualcosa all'orecchio degli inquirenti e poi sparisce. C'è una catena di morti che non può essere accidentale. Di chi è la mano che si cela dietro quei delitti? E poi ci sono tre uomini che hanno scelto tre strade molto diverse, ma tutte al servizio della verità, della legge: il procuratore capo Luigi Toccalossi, appena trasferito a Genova a dirigere la Direzione Distrettuale Antimafia; il suo braccio destro, il maresciallo dei carabinieri Luigi Centofanti; e un amico, Bartolomeo Bussi, giornalista di spicco di un noto quotidiano nazionale. E tutti e tre si ritrovano a seguire una pista che puzza di marcio da fare schifo, tra appalti truccati, speculazioni edilizie, traffico di stupefacenti, corruzione, morte. Sullo sfondo la Liguria, terra bellissima sotto scacco.

La nostra recensione

Molti dei romanzi polizieschi di casa nostra si avvalgono dell’accoppiata investigativa giudice/poliziotto, e i romanzi del ligure Roberto Centazzo rientravano in questa categoria, finchè l’incontro con il giornalista Fabio Pozzo non ha dato vita a una nuova, accattivante e originale serie, che vede aggiungersi all’inossidabile sodalizio tra il giudice savonese Toccalossi e il maresciallo Centofanti, non senza destare un’iniziale diffidenza dei due, il giornalista Bartolomeo Bussi, anche lui ligure doc e determinato a battersi per portare allo scoperto malversazioni e torbidi intrighi. Avvalendosi ciascuno dei propri metodi e risorse, i tre mettono in luce le connessioni nascoste tra alcuni decessi apparentemente accidentali e senza punti in comune, con uno sporco giro di droga e di appalti truccati in cui convergono gli interessi della criminalità organizzata e della politica. L’intera faccenda rivela complicità troppo vaste e potenti per essere smantellata, e come sempre sono solo i pesci più piccoli a cadere nelle maglie della giustizia, tuttavia aver inflitto una battuta d’arresto agli squali può essere considerato “un onorevole pareggio”.
Daniela Pizzagalli