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Sottomissione

Sottomissione
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18 punti carta PAYBACK
Brossura:
252 Pagine
Editore:
Bompiani
Pubblicato:
15/01/2015
Isbn o codice id
9788845278709

Descrizione

A Parigi, in un indeterminato ma prossimo futuro, vive François, studioso di Huysmans, che ha scelto di dedicarsi alla carriera universitaria. Perso ormai qualsiasi entusiasmo verso l'insegnamento, la sua vita procede diligente, tranquilla e impermeabile ai grandi drammi della storia, infiammata solo da fugaci avventure con alcune studentesse, che hanno sovente la durata di un corso di studi. Ma qualcosa sta cambiando. La Francia è in piena campagna elettorale, le presidenziali vivono il loro momento cruciale. I tradizionali equilibri mutano. Nuove forze entrano in gioco, spaccano il sistema consolidato e lo fanno crollare. E un'implosione improvvisa ma senza scosse, che cresce e si sviluppa come un incubo che travolge anche François. "Sottomissione" è il romanzo più visionario e insieme realista di Michel Houellebecq, capace di trascinare su un terreno ambiguo e sfuggente il lettore che, come il protagonista, François, vedrà il mondo intorno a sé, improvvisamente e inesorabilmente, stravolgersi.

La nostra recensione

Per i suoi libri, le sue idee, le sue presenze pubbliche mai banali e spesso provocatorie Michel Houellebecq fin dagli esordi è stato considerato l’enfant terrible della letteratura francese contemporanea. Ora, è indubbiamente maturato ma la provocazione resta sempre nelle sue corde; eppure nemmeno la sua incandescente fantasia avrebbe mai potuto immaginare di doversi fronteggiare con una fortuita quanto tragica coincidenza. Sottomissione è uscito in Francia il giorno stesso degli attacchi terroristitici che hanno sconvolto Parigi e che hanno infiammato i dibattiti in tutta Europa; e così questo suo attesissimo romanzo distopico sul ribaltamento della politica e della società in seguito alla vittoria della Fratellanza musulmana alle elezioni presidenziali del 2022 non è già più “fantapolitica”. La cronaca si è come insinuata nell’immaginazione, ancorando all’attualità questo romanzo visionario, non perché il suo sguardo sul mondo sia allucinato e vago, ma proprio perché penetra e illumina una porzione di realtà, la rende comprensibile e quindi possibile. Il rovesciamento politico e sociale si riflette ovviamente anche sulla vita privata del protagonista, spezzando il suo equilibrio faticosamente raggiunto tra lezioni universitarie, avventure sessuali con anonime studentesse, paludati studi letterari, il tutto diluito in una sostanziale indifferenza di fondo che somiglia tanto alla solitudine. E non è detto che il nuovo ordine sociale non possa rappresentare per François anche una riscossa, per quanto rischiosa e imprevedibile nelle sue conseguenze, sottraendolo da quello stato d’animo “incommosso e arido” cui forse ormai si sentiva destinato. Su un piano di lettura più pubblico, chiamato in causa dai fatti di cronaca che l’hanno portato inevitabilmente alla ribalta, il romanzo riesce forse meglio di tanti soporiferi talk show politici a dare un’idea dei rapporti di forza e delle collisioni culturali in atto tra Occidente e Oriente, e lo fa con estrema lucidità e con una disarmante ironia, sostenuta da un linguaggio irriverente, spoglio e penetrante. Houellebecq non sarà più enfant, ma continua a essere terrible.
Antonio Strepparola