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Spezzare il pane. Gesù a tavola e la sapienza del vivere

Spezzare il pane. Gesù a tavola e la sapienza del vivere
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26 punti carta PAYBACK
Rilegato:
110 Pagine
Editore:
Einaudi
Pubblicato:
24/11/2015
Isbn o codice id
9788806229665

Descrizione

Il cibo è tutto ciò che si mangia e che serve per nutrire e per mantenere in vita un essere vivente: uomini, animali, piante. Il cibo è dono: della madre che ci nutre nell'utero e ci offre il seno, della nutrice che ci svezza. Poi, crescendo, l'uomo impara a procurarselo e a cucinarlo da solo. Ma il cibo è anche molto di più: è il gesto sociale per eccellenza, il gesto della comunità nel suo ritrovarsi, nel fare memoria e fare festa. La tavola è il luogo, a volte silenzioso, a volte rumoroso, di comunicazione, scambio, comunione. Gioia. Ecco cos'è il cibo: nutrimento per la convivialità. Mangiare è molto più che nutrirsi, così come bere è molto più che dissetarsi, e l'arte del vivere, la sapienza del vivere, può essere simboleggiata dall'arte del mangiare e del bere. E se mangiare è un'azione al contempo naturale e culturale, l'azione del nutrirsi viene ad assumere un valore simbolico e un carattere sacro. Mangiare ritma il tempo, la giornata, la settimana. Di più, mangiare celebra il tempo: la nascita, l'entrata nell'età adulta, l'epifania delle storie d'amore, la morte. Tra le tante rivoluzioni fatte da Gesù, ci dice Enzo Bianchi, c'è anche quella di aver rivoluzionato il modo di concepire il cibo. Anche a tavola Gesù ci ha insegnato a vivere in questo mondo e ci ha raccontato storie e parabole che parlano di cibo e tavola. Nella Bibbia la pienezza della vita è spesso espressa con il racconto di un banchetto, ricco o povero, comunque sempre condiviso. Gesù amava la tavola come luogo di incontro con gli uomini e con le donne, amava la tavola come occasione di lode, benedizione e ringraziamento a Dio. E soprattutto amava la tavola come promessa di vita e di pace per tutti. C’è un insegnamento di Gesù a tavola, o riscoprire, la sapienza e la gioia del vivere e del convivere. E per diventare più umani.