L'Italia si colloca all'avanguardia nel processo di globalizzazione che vede gli esseri umani pezzi di ricambio del motore economico progettato per eliminare le guerre armi in mano dal mondo occidentale. L'individuo che facilmente era trascinato al fronte come carne da cannone ora è un essere che con altro tipo di sacrificio corporale consente il continuo evolversi economico per il solito bene di pochi. Era ovvio attendersi che la caduta del comunismo portasse la controparte a esondare e puntare a una rinascita di una aristocrazia ristretta di super borghesi. Lo stile di vita imposto all'ultima versione di popolino mira allo sradicamento dei pochi punti di forza che il più basso dei ceti umani ha sempre avuto, ed è solo una delle tattiche di accrescimento in potere dei rari super borghesi. Il basso ceto senza rendersene conto collabora pienamente al progetto di decremento delle nascite tramite annullamento degli istinti naturali, e perfino usa le proprie poche risorse per autoflagellarsi godendo del superfluo. Mai come oggi il Paese degli asinelli è emulato da intere nazioni e il commercio dei tamburi viventi si evolve come quello degli stupefacenti. Democraticamente e tutti insieme senza più passioni conviviamo in attesa di cedere il passo a chi meglio difenderà le sue donne sabine.