Non volevo più trovarmi nel suo stesso spazio, quindi mi sono alzata per andarmene, ma quando sono passata, all'improvviso ho smesso di camminare. Allungò la mano e gli afferrò il cappotto, lo toccò, poi disse con sospetto: "Mio obbediente nipote maggiore, non hai più entrate adesso? Perché sei così povero che indossi abiti di cinque anni fa?" Non mi va nemmeno più.
"Che cosa?" Stordito per un attimo, il mio sguardo cadde sulla mano che gli tirava la manica, un po' sorpreso: "Quali vestiti di cinque anni fa?" "Questi sono i miei vestiti da ufficio, non ti ricordi?" Alzando la manica della maglietta che non indossava: "Guarda, c'è una parola che ho chiesto loro appositamente di ricamare qui." Vedere le parole nascoste nelle maniche raramente sembra ambiguo. Cinque anni fa ha aperto uno studio privato di sartoria e in quel periodo ha portato a casa moltissimi vestiti, ovviamente anche quelli acquistati da lei. Solo che poi quell'ufficio non è andato bene e ha chiuso e da allora non ho più portato vestiti a casa.
Allora... questi sono i tuoi vestiti? Come è possibile? Rise e se ne andò, sedendosi sul divano con il mento tra le mani e riflettendo un attimo, ritrovò il ricordo nella sua memoria, quell'estate sul campo di calcio, la ragazza che arrossiva sempre tenendosi per i vestiti e camminava dietro di lui. Successivamente gli altri vestiti furono quasi dimenticati e ripresi. Se fossero stati i suoi vestiti, perché avrebbe dovuto mentire? D'altronde c'erano ancora molte delle sue cose in quel piccolo appartamento e non era poi così strano che lei avesse i suoi vestiti. Le sue dita si massaggiarono delicatamente le tempie. Potrebbe essere che non avesse vestiti da indossare e avesse preso i suoi vestiti da indossare quindi aveva paura di dirglielo? Questa speculazione sembra ancora più scandalosa, mi viene da ridere. Ma sembra che un'altra speculazione sia ancora più scandalosa, ma anche insolitamente appropriata. Dopo un po' prese il cellulare per chiamare e dopo un po' dall'altra parte risuonò una voce impaziente: "Chi, se non ha occhi, mi disturba dal fare un pisolino?"