Da sempre, parlare dell'anima significa descriverla solo dalle sue manifestazioni, perché come nella teologia non ne conosciamo che i segni: e partendo da essi, dall'antica Grecia a oggi, filosofi e poeti ci hanno offerto il più fantasioso campionario di idee sulla sua natura. Ma analizzarne la natura e la storia vuol dire affrontare il problema del suo rapporto col corpo, e la speciale posizione dell'uomo in relazione alla "grande scala degli esseri". Basandosi su tali coordinate concettuali, questo affascinante saggio ci accompagna in un viaggio 'darwiniano' alla scoperta dell'evoluzione del concetto di anima nei secoli (e nelle varie aree del sapere umano), e di come il suo progressivo mutare abbia influito e rispecchi l'adattamento culturale dell'uomo. Così, dall'anima alata e immortale di Platone ad Aristotele e Galeno, antesignani dell'indagine fisiologica sulla localizzazione dell'anima e le sue relazioni col corpo, l'antitesi spiritualismo-materialismo è già tracciata e segnerà la storia del pensiero occidentale fino a oggi. Oscillando da un estremo all'altro e adattandosi alla prima rivoluzione del cristianesimo (con sant'Agostino e san Tommaso l'attenzione si sposta sul posto dell'uomo nel Creato), la duplice e irrisolta natura dell'anima deve affrontare nell'epoca moderna la seconda rivoluzione col razionalismo cartesiano dell'uomo macchina governato dalla 'res cogitans'. Dall'Illuminismo a oggi, infine, molte altre illusioni sarebbero cadute: Darwin avrebbe messo fine alla centralità biologica togliendo all'uomo la sua posizione privilegiata nella catena degli esseri viventi; e Freud dovette convincere l'Io che esso "non è padrone in casa propria", ovvero nella propria psiche. Eppure, malgrado sia stata atomizzata dai biologi, calcolata come flusso di informazioni dagli scienziati della mente, ridefinita dai giuristi, copiata nelle macchine dagli studiosi di cibernetica, e forse donata con i corpi... l'anima sopravvive col suo carico intatto di mistero e bellezza, oggi più che mai proprio perché molte cose, dai corpi ai sentimenti, sono mercificate e con la stessa logica valutate. Perciò oggi per 'pensare' l'anima bisogna capire dove sta andando l'uomo, e a tal fine solo una ricapitolazione delle idee e dei modelli proposti dai filosofi e i teologi nel nostro passato può aiutarci a districarci tra le promesse e i rischi del presente. Lette con questo spirito, le ricche pagine di questo libro saranno un salutare viatico nel viaggio verso noi stessi.