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Storia del sonno. Tra letteratura e scienza

Storia del sonno. Tra letteratura e scienza
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31 punti carta PAYBACK
Brossura:
240 Pagine
Editore:
Odoya
Pubblicato:
21/06/2022
Isbn o codice id
9788862887489

Descrizione

Il sonno rappresenta una pausa nella vita, in cui l¿agire e il pensare restano sospesi, un mondo di cui non ci è dato essere testimoni. Come può quindi essere possibile tracciarne una storia? Sebbene sfugga alla nostra esperienza cosciente, possiamo sperimentare i suoi momenti di transizione (quando ci si addormenta o ci si risveglia), i suoi ritmi, la sua assenza, e a volte i frammenti di sogni e incubi, come una finestra su un altro mondo, o meglio sul nostro mondo interiore. La nostra concezione del sonno è certamente forgiata dalla nostra cultura e dalla società in cui viviamo. Ciò appare evidente già se si guarda al valore che ha nelle diverse religioni: in alcuni miti di creazione la divinità cade addormentata e da quel sonno creativo nascono gli uomini, come nel caso del gigante Ymir nella mitologia norrena, mentre al contrario il Dio biblico è sveglio e attivo, non dorme mai. Nel Medioevo dormire troppo era considerato un peccato, durante l¿Illuminismo un vizio e nell¿era industriale un ostacolo alla produttività. D¿altro canto, però, in ogni epoca è stato ritenuto anche un momento foriero di possibilità: dormendo si poteva raggiungere il sopor pacis, un¿esperienza mistica di avvicinamento a Dio, mentre dal Romanticismo in poi il sonno (e il sogno) diventa fonte di ispirazione artistica. Tra pratiche nuove e alla moda come il power nap (un breve pisolino di 10-20 minuti), dibattiti sulla validità del co-spleeping, la mania dei sogni lucidi e l¿atrocità delle tecniche di privazione del sonno usate a Guantánamo, giungiamo infine ai giorni nostri e a un¿analisi più sociale del sonno (e della veglia).