Un taxi che, all'ombra delle due torri, procede su note dell'autoradio costantemente accesa. Clienti che apprezzano la musica mentre altri la boicottano con interminabili telefonate. Anguille psicotiche, bradipo cialtroni, pipistrelli trapper si alternano sui sedili posteriori a capre candidate, orse bipolari e demogorgoni. Volti che rimangono impressi nel delirio della mobilità dove l'anarchia è più viva che in una canzone dei Sex Pistols. Nel "bestiario" del tassismo l'unica arma che sembra vincere è l'ironia e la possibilità di consolarsi con un vecchio gatto di nome Paddy.