A sedici anni dalla pubblicazione di "Tina e lo straniero, sei storie genovesi" ritorna il personaggio di Clementina Ferrari, "donna e madre fuori dagli schemi", questa volta alle prese con l'era pandemica, l'avanzare dell'età, i problemi irrisolti e una storia sentimentale irrealizzabile. Dall'Isola d'Elba alla sua Genova, fino alle amate montagne valdostane e all'Andalusia dove vive la figlia Sara, Tina cerca pace e riparo dalla solitudine in luoghi diversi, pur rimanendo saldamente legata alla città del cuore. Nel frattempo una realtà invisibile, un "altro mondo" da cui trae conforto malgrado le incuta timore, ha fatto irruzione nella sua vita suggerendole spunti per scrivere nuove storie. Sarà tuttavia l'incontro con un cane misterioso e un uomo speciale, tra i boschi dell'Appennino ligure-piemontese, a farle affrontare la "bestia nella giungla", quel mitico treno che passa una sola volta nell'esistenza di ognuno. Da tale incontro ¿ al principio immaginario, in seguito reale - scaturisce il suo romanzo migliore, ma soprattutto una preziosa opportunità di crescita, il salto evolutivo a cui Tina aspira da sempre.