La Turchia riapre al mondo l'infinita bacheca dei suoi tesori e la Guida Verde torna sul Bosforo a documentare il magnetico incontro fra Occidente e Oriente, fra arte classica, vestigia ottomane e nuovi grattacieli il salto nella modernità che gareggia con le persistenze del passato sotto il segno di una millenaria ospitalità. Ancora in odore d'Europa le rovine di Troia, Efeso, Pergamo si stagliano nitide sullo sfondo di paesaggi assolati, mentre Ankara introduce ai funghi di pietra della Cappadocia, tra verdi vallette e chiese rupestri coperte di affreschi, antipasto dell'altopiano anatolico che si stende fino al confine con la Siria. E ancora Bodrum e il litorale egeo, le spiagge sul Mediterraneo e sul Mar Nero, i castelli di cotone di Pamukkale, la cucina, il rito del caffè, mercati e bazar. Nell'EXTENDED BOOK accessibile online visualizzando il QR Code in copertina: materiale audio e video, i tesori del Sudest terremotato, link, approfondimenti, aggiornamenti in tempo reale sulla fruizione turistica delle località colpite dal sisma del febbraio 2023 IN QUESTA GUIDA: Istanbul La Tracia e il mar di Marmara La costa dell'Egeo La costa mediterranea Cappadocia Ankara e l'Anatolia centrale Il Mar Nero L'Anatolia orientale Tra le pagine: - La storia infinita della Turchia dalla Mesopotamia a Recep Tayyip Erdogan nella ricostruzione di Marco Ansaldo, giornalista e scrittore di stanza a Istanbul - La nuova luce nella Basilica Cisterna di Istanbul: il giornalista Stefano Brambilla a colloquio con l'architetto italiano che ne ha progettato l'illuminazione - Cappadocia a 360°, le strade e i punti panoramici, le escursioni più belle, le sfide dell'equipe italiana che sta restaurando le chiese rupestri - Uno sguardo agli ambienti naturali dello sterminato paese: montagne, canyon, spiagge, laghi popolati da fenicotteri - Da Troia a Efeso, da Istanbul e a Eskisehir, arte classica e arte contemporanea a braccetto in spettacolari allestimenti - Un tour sulla costa Turchese, fra spiagge e natura mediterranea - In cammino nei villaggi curdo-armeni alle pendici del monte Ararat