Questo romanzo satirico riprende i temi politici delle Ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo, a cui si riallaccia esplicitamente nel titolo e nella struttura. Ne è protagonista il giovane rumeno Romulus Letizia, impiegato in una ditta di autotrasporti di Timisoara, intenzionato a trasferirsi entro breve nella terra dei suoi avi. Il suo trisnonno paterno infatti era emigrato nel 1922 da Vicenza, spostandosi come tanti altri connazionali in Romania, e ora Romulus vuole compiere il tragitto inverso e cercare maggiori opportunità in quella che considera la sua patria elettiva: l'Italia. Anche per Letizia, proprio come per lo Jacopo Ortis foscoliano, la situazione politica del proprio paese è ormai diventata insostenibile: la Romania è infatti governata dal leader demagogo Silviu Berlusconescu, di cui Romulus è fiero oppositore. Comincia dunque a scrivere una serie di lettere ai politici italiani, raccontando le difficili condizioni del proprio paese. Ne esce un ritratto del nostro paese 'come vorremmo che fosse" e, nella descrizione di una Romania qualunquista e corrotta, un ritratto ironico e amaro dell'attuale classe politica italiana.