Torna indietro

Vecchie storie d'amore (Novelle)

Vecchie storie d'amore (Novelle)
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Youcanprint
Pubblicato:
01/07/2019
EAN-13
9788831629027

Descrizione

Adolfo Albertazzi (1865 1924) è stato uno scrittore italiano, discepolo, amico e biografo di Giosuè Carducci.
Di lui Giovanni Papini scrive: "uno dei pochi prodigi della vivente letteratura italiana"; Luigi Russo lo giudica "Narratore ricco di ingegno e di cultura e di nobilissime intenzioni, ma povero di temperamento".
Scrisse romanzi e racconti sullo stile di Maupassant, saggi critici e libri per l'infanzia. Nelle raccolte di novelle mostra, nell'ambito del gusto verista, un particolare spirito ironico e felici momenti lirici.

Scrive l'autore nella nota di chiusura:
". L'indagine psicologica, l'osservazione e lo studio del fenomeno spirituale, l'analisi del sentimento sono la caratteristica della nostra età e il tormento nostro. Il cronista narra della ragazza che s'è avvelenata e riferisce i particolari piú minuti del fatto; ma non ci bastano essi, e vorremmo sapere quale successione di pensieri dolorosi o folli, quale aberrazione di sentimento ed esagerazione di passione erotica, quale cumulo di avverse circostanze esteriori e che influenza di contorno ha condotto quella femminetta al proposito insano.
Ma l'arte quando esagera le tendenze dell'età sua si pervertisce sempre e pervertisce e stanca: onde l'uggia del romanzo psicologico decaduto a una specie di psicologia romanzesca; onde il rimprovero che si muove pure ai poeti di ricercar troppo e con morboso compiacimento le sensazioni insolite, le esagerazioni sentimentali, le infermità psichiche nella passione umana; e quindi anche il desiderio che l'arte si ritempri ai modi degli artisti sani e validi, e, pur rinnovandosi, anzi per rinnovarsi meglio, si rifaccia espressione schietta e forte del sentire e della vita.
Del qual desiderio tenuto conto, non sarebbe meraviglia se a qualche scrittore venisse l'idea di rinnovare, con invenzione sua, il racconto del fatto antico".
Ma "...nessun grande artista si sottrasse mai del tutto al suo tempo, pur quando ne avversò i gusti e ne avvisò gli errori, e in arte non si saltano impunemente quattro o cinque secoli"