Percorrere la Grecia classica con l'ausilio di una guida insolita e preziosa, la più antica che la cultura occidentale ci abbia trasmesso integra, è ciò che propone il "Viaggio in Grecia" di Pausania, scrittore greco dell'Asia Minore vissuto all'epoca degli Antonini, nella seconda metà del II secolo d.C.
Non dissimile dalle moderne guide turistiche per alcune caratteristiche di struttura, l'opera se ne differenzia per altri aspetti, che attraggono e stupiscono il lettore. Pausania infatti non si limita a descrivere. Appassionato e colto, vuol far rivivere la Grecia nella sua storia gloriosa, nelle sue tradizioni, nei suoi culti. Sceglie località ed edifici secondo un criterio personale che privilegia ciò che vi è di più raro, di meno noto: un monumento appartato, una leggenda consumata dai secoli, un rito oscuro, un oggetto strano, un fenomeno inconsueto della natura. Filtrato dalla memoria storica e mitica, lo spazio dei luoghi si dilata, evocando l'ombra di presenze remote: non solo la tragica figura di Edipo o gli echi della battaglia di Maratona, archetipi del destino e dell'eroismo, ma una miriade di piccole vicende locali, di rituali arcaici, di curiosità antiquarie, confluite a comporre una sorta di affascinante enciclopedia il cui valore documentario ha trovato non poche conferme nelle recenti scoperte archeologiche.
Dell'opera, di cui la BUR ha in programma la pubblicazione completa, è proposto il terzo libro "Laconia" nella traduzione di Salvatore Rizzo, cui si devono anche l'introduzione, l'ampio apparato di note e la ricca documentazione iconografica.
Edizione con testo originale a fronte.