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Villa Metaphora

Villa Metaphora
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20 punti carta PAYBACK
Brossura:
921 Pagine
Editore:
Bompiani
Pubblicato:
07/11/2012
Isbn o codice id
9788845271434

Descrizione

Una piccola isola vulcanica ai margini estremi del Mediterraneo meridionale, Tari. Uno squisito resort di lusso arrampicato sulle rocce, Villa Metaphora. Pochi ospiti internazionali, ricchi e famosi, in cerca di qualche giorno di tregua dalle pressioni del mondo. Quattordici personaggi che si passano il testimone di capitolo in capitolo: un architetto e imprenditore milanese, la sua assistente e amante tarese, un marinaio nato sull'isola, un falegname dall'animo artistico, un raffinato chef spagnolo, una ragazza italo­irlandese alla ricerca delle sue origini, una giornalista francese in incognito, un potentissimo banchiere tedesco e sua moglie, due anziani coniugi italiani dediti al gioco della deduzione, una giovane star americana e suo marito, inventore di un metodo per risolvere problemi altrui, un politico italiano che cerca il sostegno dei "poteri forti". Quattordici punti di vista, ognuno con la sua voce, il suo mondo, i suoi riferimenti. Ognuno credibile, coerente, e del tutto inconciliabile con gli altri. Una trama serrata, piena di coincidenze, complicazioni, colpi di scena. Un tour de force stilistico, sfaccettato in una varietà di prospettive e di modi di raccontare. Con "Villa Metaphora" Andrea De Carlo scrive il suo romanzo più ambizioso, ironico, cattivo, avventuroso, polemico, raccogliendo la sfida di raccontare il mondo di oggi, con le sue virtù e i suoi difetti peggiori, i suoi vizi, le sue paure, le sue insostenibili contraddizioni.

La nostra recensione

Può una piccola isola del Mediterraneo trasformarsi in una metafora del mondo? Andrea De Carlo nel suo ultimo romanzo riesce a mettere in scena in un luogo immaginario un condensato variopinto di caratteri e personaggi, con i loro vizi e virtù, più o meno esibiti o mascherati. Villa Metaphora e i suoi ospiti 'costretti' entro confini invalicabili sono un microcosmo, anche un po' grottesco, variamente rappresentativo del mondo in subbuglio di oggi. Gli apparenti stereotipi - l'architetto milanese che ha costruito il resort, la diva americana e il marinaio locale, lo squalo dell'alta finanza (tedesco), la giornalista infida (francese), il politico 'esemplare' (italiano), lo chef-star (spagnolo) e gli altri personaggi del romanzo - sono in realtà porzioni di un mondo possibile e verosimile che riproduce, dilatandoli in prospettiva, conflitti, slanci emotivi, passioni. L'altissima tensione che invade questa compagnia snob e ipocrita, platealmente sbaragliata dalla serie di incidenti e imprevisti che si verificano in successione, costringe i protagonisti a mostrare il loro lato più scoperto, scuotendoli e agitandoli, facendoli interagire come attori sulle assi di un palcoscenico, in verità piuttosto instabile e destabilizzante. La bravura di De Carlo sta proprio nel manovrare con assoluta naturalezza, e con abili innesti di invenzione e immaginazione, questo gruppo occasionale di esseri umani, esasperarne i tratti e farli scontrare per generare ritmo, emozioni, narrazione. Apocalisse del mondo contemporaneo, beffarda commedia satirica, espiatoria tragedia corale, il romanzo di De Carlo restituisce ai lettori tutto il piacere violento di un'immersione totale in questo mare accogliente di parole e immagini.
Antonio Strepparola