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Vite immaginarie

Vite immaginarie
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Libro:
210 Pagine
Editore:
Adelphi
Pubblicato:
01/01/1972
Isbn o codice id
9788845900730

Descrizione

"E' hashish... dà fuoco all'immaginazione", così disse il poeta Albert Samain quando lesse le "Vite immaginarie" di Marcel Schowb. Il fuoco di questo libro brucia ancora: oggi, se tanti lettori scoprono in Borges gli incanti più sottili e vertiginosi del fantastico e di una certa occulta matematica della narrazione, riconosceranno in Schowob un maestro e un modello di quella letteratura. Erudito esploratore della biblioteca di Babele, autore precocissimo di fondamentali ricerche sulle origini dell'argot, appassionato cultore di Villon, che ricondusse al suo vero luogo, fra i malfattori della banda dei Coquillards, Marcel Schowob (1867-01905) inventò un nuovo genere di narrativa d'avventura, che non cerca un contatto diretto con la realtà, ma passa per le vie traverse della filologia e della mistificazione, sprofonda nella "antichità eliogabalesca" - così disse E. de Goncourt- come in una riserva di sogni, per rendere alla vita bruta quella carica allucinatoria che essa ha in origine. A lui, giovane che fu sempre vecchissimo, fecero omaggio Jarry e Valery, dedicandogli le loro prime opere; e Oscar Wilde, dedicandogli "The Sphinx". Nella Parigi dei martedì di Mallarmè e dei gloriosi inizi del "Mercure de France", anni in cui fu disegnata in ogni particolare la carta della modernità letteraria, di cui ancora viviamo, l'ombra elusiva e notturna di Marcel Schowb ci appare a ogni crocicchio essenziale. Le "Vite immaginarie", pubblicate nel 1896, segnano il culmine della sua opera: sono ventitre 'percorsi di vita', brucianti di rapidità, dove incontriamo personaggi illustrissimi, come Empedocle o Paolo Uccello o Petronio, e gli ignoti destini di Katherine, merlettaia nella Parigi del Quattrocento, o del maggiore Stede Bonnet, 'pirata per capriccio', o degli impeccabili assassini Burke e Hare- e tutti circondati dalle folle senza nome di mendicanti, criminali, prostitute, mercanti e eretici che abitano la storia. Ma tutti eguaglia la prosa illusoriamente semplice di [...]