Chris, dieci anni, scontrosa, spigolosa, vive come se portasse "un elefante sulle spalle" ed è piena di una rabbia sorda che nasce da segreti inconfessati. Durante una vacanza in Scozia con la famiglia, sull'onda dei sensi di colpa e del rancore, Chris colpisce il fratello adolescente Waldo, che sbatte la testa contro le pietre del molo e scivola in acqua. Spaventata, fugge trascinando con sé Tommie, il fratellino di sei anni. L'auto sulla quale si rifugia è quella di Agnes, un'anziana maestra che non si è mai sposata ed è invecchiata in solitudine, fra i ricordi di quattro fratelli che l'hanno amata e protetta come in una fiaba. Agnes porta con sé i due bambini a Port na Bà, sull'isola di Mull, nella sua casa fra gli scogli, accanto a una spiaggia fatta di frammenti di conchiglie, sotto un cielo grigio di pioggia e di foschia. Quello tra Agnes e Chris è l'incontro di due solitudini - l'una malinconica e pacata, l'altra nervosa e inquieta - in un paesaggio vuoto e immobile come l'esistenza delle due protagoniste, dove la fantasia rimodella i contorni della realtà e dove ogni cosa si svolge lenta nel segno di una pazienza ostinata, di un'attesa carica di presagi. E mentre la maglia dei ricordi si infittisce e i segreti vengono a galla, gli eventi si stringono inesorabili intorno ai personaggi. Un romanzo denso, coinvolgente che, offrendo il ritratto insinuante e commovente di una bambina, ci restituisce una tragedia coi toni pacati del quotidiano.