Torna indietro

Una cosa che volevo dirti da un po'

Una cosa che volevo dirti da un po'
14,62 -25%   19,50 

Ordina ora per riceverlo martedì 30 aprile. 

29 punti carta PAYBACK
Rilegato:
272 Pagine
Editore:
Einaudi
Pubblicato:
29/11/2016
Isbn o codice id
9788806222987

Descrizione

"Le tredici storie che compongono la seconda raccolta di Alice Munro, pubblicata nel 1974 e ora per la prima volta in Italia, sono accomunate in larga misura da uno sguardo retrospettivo sulle cose e da riflessioni postume su un passato che tramanda i suoi misteri senza risolvere rancori, gelosie e amori complicati e cattivi. Gli anni non possono spegnere gli incendi della giovinezza, i quali continuano imperterriti a consumare l'ossigeno delle relazioni. Quella tra le due sorelle Et e Char, per esempio, avvinghiate l'una all'altra dal risentimento non meno che dall'affetto, dall'invidia dell'una per la luminosa e invincibile bellezza dell'altra, dal ricordo di piombo di un fratellino annegato, e dalla loro futile rivalità sentimentale. O la danza macabra fitta di tradimenti e amarezze fra la narratrice del racconto 'Dimmi se sì o no' e il suo amante, al quale la donna si rivolge, ora che il caso l'ha messa in contatto con una lancinante verità su di lui. E nel solco delle relazioni difficili, in bilico tra generosi silenzi e slanci superflui, si colloca pure il racconto 'Cerimonia di commiato', nel quale la morte di un figlio adolescente riporta dopo anni sotto lo stesso tetto due sorelle, madre e zia del ragazzo, senza tuttavia riuscire a produrre un autentico riavvicinamento. Su tutte queste relazioni dilaga naturalmente l'acqua torbida e scura del rapporto tra madre e figlia del racconto finale, 'L'Ottawa Valley', costruito come una sorta di album di famiglia per viaggi paralleli nel passato.«Il problema, l'unico problema, - confessa la narratrice, - resta mia madre. Ed è ovviamente lei quella che cerco di afferrare; è per raggiungere lei che è stato intrapreso l'intero viaggio ». E prosegue poi: «I suoi contorni fluttuano e sfumano. Il che vuol dire che mi sta ancora incollata addosso come una volta, che si rifiuta di staccarsi e che io potrei sforzarmi in eterno, con tutto il talento che ho, e con tutti i trucchi che conosco, e sarebbe sempre lo stesso». Una cosa che Alice Munro dice, meravigliosamente, da un po'.
Susanna Basso