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Il desiderio di essere come tutti

Il desiderio di essere come tutti
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27 punti carta PAYBACK
Rilegato:
264 Pagine
Editore:
Einaudi
Pubblicato:
29/10/2013
Isbn o codice id
9788806194567

Descrizione

I funerali di Berlinguer e la scoperta del piacere di perdere, il rapimento Moro e il tradimento del padre, il coraggio intellettuale di Parise e il primo amore che muore il giorno di San Valentino, il discorso con cui Bertinotti cancellò il governo Prodi e la resa definitiva al gene della superficialità, la vita quotidiana durante i vent'anni di Berlusconi al potere, una frase di Craxi e un racconto di Carver... Se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all'indietro la strada è ben segnalata, una scia di intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli: il filo dei nostri giorni. Francesco Piccolo ha scritto un libro che è insieme il romanzo della sinistra italiana e un racconto di formazione individuale e collettiva: sarà impossibile non rispecchiarsi in queste pagine (per affinità o per opposizione), rileggendo parole e cose, rivelazioni e scacchi della nostra storia personale, e ricordando a ogni pagina che tutto ci riguarda. "Un'epoca quella in cui si vive - non si respinge, si può soltanto accoglierla".

La nostra recensione

L’autoritratto di uno scrittore diventa inevitabilmente anche il ritratto della formazione di un’intera generazione, il ritratto di un’epoca, ovviamente filtrato e “romanzato” attraverso lo sguardo prospettico di chi osserva, sente, percepisce. E infatti, in questa sorta di autobiografia personale e collettiva, Francesco Piccolo si aggrappa non solo ai ricordi dei fatti ma anche a quelle esperienze culturali - libri, film, televisione - che hanno lasciato in lui una traccia individuale, ma che avranno segnato anche la crescita e la formazione di tanti altri testimoni del tempo che però scrittori non sono e non hanno così avuto l’opportunità (e la responsabilità) di raccontarsi, e che forse ora hanno l’occasione (e il piacere) di leggersi e di rivedersi nelle diverse situazioni di quegli anni. Da io a TUTTI, questo il senso del libro di Piccolo, che parte alla ricerca di un’appartenenza condivisa da quando si “accorge di sé” a nove anni con il colera che infuria a Napoli e dintorni fino alle soglie dei cinqant’anni in un’Italia fatalmente diversa ma da non lasciare sola a sé stessa. È un percorso autobiografico che raccoglie per strada fatti storici decisivi per la sorte del Paese, volti noti e meno noti, situazioni personali affondate nell’esperienza collettiva ed emozioni che hanno marchiato la sua formazione politica e culturale. L’abilità narrativa di Piccolo, il suo straordinario talento stilistico, arricchito di ironia e disincanto, fanno di questo libro un vero e proprio romanzo, perché del romanzo ha la forza espressiva delle parole, la creatività dell’elaborazione della memoria, lo sfondo storico di riferimento. È un romanzo e non un saggio, perché parla di uomo e di tutti gli uomini, perché ritrae un protagonista attivo che intreccia grandi eventi pubblici a piccole vicende private: amore, sofferenza, delusione, felicità. Un ritratto divertente e appassionato di come vivere - delusi eppur felici -nell’Italia di oggi.
Antonio Strepparola