Muovendo dalla convinzione che la fisica sia anche divertimento, e che un fisico debba necessariamente condire con ironia ogni aspetto della sua ricerca, nasce l'idea di questo libro, commistione di fantasia e scienza: si parte dal presentare simpatici aneddoti di finzione che hanno come protagonisti illustri uomini di scienza del Settecento, realmente esistiti, per far seguire a ogni racconto la descrizione di un esperimento. L'intento è quello di divulgare, con semplicità e chiarezza, alcune leggi fondamentali della fisica, materia ritenuta ingiustamente ostica, forse perché finora non affrontata da parte dei docenti con il giusto atteggiamento in grado di stimolare l'interesse del discente.