Torna indietro

Il futurismo tra cultura e politica. Reazione o rivoluzione?

Il futurismo tra cultura e politica. Reazione o rivoluzione?
17,10 -5%   18,00 

Ordina ora per riceverlo lunedì 13 maggio. 

34 punti carta PAYBACK
Brossura:
344 Pagine
Editore:
Salerno Editrice
Pubblicato:
20/01/2009
Isbn o codice id
9788884026521

Descrizione

Un secolo fa, nel febbraio 1909, veniva dato alle stampe il "Manifesto" con cui nasceva una delle ultime avanguardie artistiche: il futurismo. L'inizio di un tragitto che avrebbe visto intrecciata indissolubilmente la vicenda del movimento a quella del suo fondatore Marinetti. Il futurismo espresse subito una forte passione politica modernizzatrice: le "masse agitate dal lavoro e dalla sommossa", la guerra "sola igiene del mondo", le "belle idee per cui si muore", il "disprezzo della donna", ma anche la sua emancipazione. La fase "eroica" si esaurì con la Grande Guerra, che condusse al sodalizio Marinetti-Mussolini. Il "teppista" diventò così uomo di potere, l'avanguardista che voleva chiudere musei e accademie indossò gli abiti di "accademico" d'Italia. Solo la morte, nel 1944, gli impedì di giungere all'onta della disfatta senza onore del regime fascista e della Repubblica Sociale Italiana. Il libro affronta i temi principali del rapporto tra futurismo e politica, anche alla luce delle analisi di A. Gramsci, mettendone in luce i diversi, contraddittori aspetti, dando spazio alle componenti di sinistra del movimento, ben presto emarginate.