La bibliografia sulla 'Grande Guerra' è molto vasta. Questo volume però si presenta con una sua originalità: racconta la guerra "dal basso", cioè come è stata vista, vissuta e descritta dai "piccoli uomini", da quei soldati anonimi che la guerra l'hanno fatta. Nel "maggio glorioso" del '15 erano partiti per il fronte immaginandosi - sull'onda della propaganda interventista - una guerra eroica, quasi romantica, breve e vittoriosa. A mano a mano che passavano le settimane e i mesi in trincea, o si vedevano decimati sui campi di battaglia, scoprivano il volto tremendo e assurdo di quella guerra. E quando scrivevano a casa, o alla morosa, o stendevano appunti di un diario, raccontavano la loro esperienza fatta di coraggio, paura, speranze, eroismo, solidarietà, sangue, morte, bestialità. Con un lavoro paziente gli autori di questo libro, componendo le tante piccole tessere costituite da migliaia di lettere dal fronte, disegnano un originale e inconsueto mosaico. Pagine che raccontano con rara efficacia il volto vero e drammaticamente umano del conflitto che ha segnato una svolta nei destini dell'Europa.