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Di linea e di colore. Il Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente. Catalogo della mostra (Firenze, 3 aprile-1 luglio 2012). Ediz. italiana e inglese

Di linea e di colore. Il Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente. Catalogo della mostra (Firenze, 3 aprile-1 luglio 2012). Ediz. italiana e inglese
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Brossura:
591 Pagine
Editore:
Sillabe
Pubblicato:
24/04/2012
Isbn o codice id
9788883476358

Descrizione

Solo all'apparenza Linea e Colore hanno percorso sentieri diversi. Il più delle volte queste tradizioni si sono intersecate, sovrapposte, con reciproco scambio di influenze. Gli stessi artisti giapponesi hanno mediato queste due tendenze culturali nel corso delle loro carriere: non è raro che un pittore noto soprattutto per i suoi esperimenti cromatici si sia dedicato contemporaneamente alla pittura a inchiostro di gusto cinese, e viceversa. E ciò vale anche per le altre forme d'arte del Giappone. Per questo, anche, e per spingersi oltre, l'arte giapponese è sintesi "di Linea e di Colore". Simone Martini e Botticelli non ebbero l'opportunità di venire a contatto con l'arte giapponese. Forse ebbero l'occasione di ammirare esempi di arte cinese, ma sono solo ipotesi recenti per spiegare affinità stilistiche. L'incontro tra il Giappone e l'Europa avvenne infatti verso la metà del Cinquecento, quando i due artisti toscani erano già nella storia. Il contatto tra il Giappone e l'Occidente è stato sicuramente uno degli avvenimenti cruciali del Cinquecento. Non si esagera se si afferma che ha avuto un'importanza paragonabile a quella della cosiddetta 'scoperta dell'America' oppure dello sbarco sulla luna, poiché due culture così diverse, aliene tra loro, si incontrarono allora per la prima volta. Ebbe iniziò così una relazione con scambi di ogni genere che, nonostante le alterne vicende della storia, avrebbe traghettato insieme questi due poli del mondo fino all'oggi. Questa mostra vuole offrire spunti di riflessione anche su questo incontro tra il Giappone, l'Europa e l'Italia. In questo contesto Firenze e la Toscana ebbero un ruolo non secondario. Merito soprattutto dei Medici i quali, fin dall'inizio, dimostrarono un grande interesse e profondo rispetto per il Giappone e i giapponesi, la loro cultura e le loro arti. Echi di tutto ciò si riverberano nelle collezioni di manufatti giapponesi ancora conservate a Palazzo Pitti. Questa mostra è dunque l'occasione per ammirare le Linee e i Colori dell'arte giapponese in tutto il loro splendore. (Dal testo introduttivo al volume "Di linea e di colore. Il Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente", di Francesco Morena)