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Il ministero della suprema felicità

Il ministero della suprema felicità
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Guanda
Pubblicato:
05/06/2017
EAN-13
9788823519343

Descrizione

«Siamo solo a metà del 2017, ma so per certo che Il ministero della suprema felicità sarà il mio libro dell'anno e degli anni a venire.»
Catherine Dunne

«Il 2017 segna l'atteso ritorno di una delle scrittrici indiane più amate.»
IL SOLE 24 ORE

«Arundhati Roy crea un mondo in cui i personaggi varcano confini di etnia, religione e genere per trovare, davvero, quella suprema felicità di cui parla il titolo del romanzo.»
KIRKUS REVIEWS

«Due decenni dopo il celebrato Dio delle piccolo cose, il secondo romanzo di Arundhati Roy, ambizioso e originale, fonde brutalità e tenerezza, risonanza mitica e materia da prima pagina di giornale.»
PUBLISHERS WEEKLY

«Forse non esiste un modo altrettanto preciso di descrivere Arundhati Roy: un'assemblea, un raduno di voci, dove tutto e tutti devono trovare accoglienza. Impossibile separare in lei ciò che è letterario da ciò che è politico, il reale dall'immaginato»
Paolo Giordano su La Lettura - Corriere della sera

«Forse non esiste un modo altrettanto preciso di descrivere Arundhati Roy: un'assemblea, un raduno di voci, dove tutto e tutti devono trovare accoglienza. Impossibile separare in lei ciò che è letterario da ciò che è politico, il reale dall'immaginato.»
La Lettura - Corriere della Sera - Paolo Giordano

«Due decenni dopo il celebrato Dio delle piccole cose, il secondo romanzo di Arundhati Roy, ambizioso e originale, fonde brutalità e tenerezza, risonanza mitica e materia da prima pagina di giornale. »
Publishers Weekly

«È un libro mondo meraviglioso e selvaggio, incredibile e contraddittorio come il subcontinente che racconta. Una fiaba magica e crudele, originale e sconcertante, dove tutto si tiene e tutto si perde, dove l'identità di genere e le religioni si confondono, e dove gli unici a salvarsi saranno i reietti, una manciata di personaggi che entrano sotto la pelle del lettore, ci rimangono e crescono di statura e profondità mentre si avanza nelle pagine di questo romanzo.»
TTL - La Stampa - Caterina Soffici

«Il ministero della suprema felicità colpisce dritto al cuore. Straripante di denuncia, travolgente e disperato, punta i riflettori sugli invisibili, tutti quelli che la nuova India, la superpotenza del nazionalismo indù di Modi, occupata a mostrare i muscoli e a contare i soldi ha confinato nell'oblio o represso con la violenza. Anime inconsolabili, spezzate dalla vita, che cercano riparo nell'amore.»
D la Repubblica - Mara Accettura

«Come in un'antica saga, ma anche in un dramma intensamente personale e passionale, ognuno dei tanti personaggi della storia si trova al centro della eterna e sempre nuova sfida tra il bene e il male, ognuno con le sue ferite e le sue fragilità che diventano l'arma vincente della battaglia.»
Il Sole 24 Ore - Elisabetta Rasy

«È un romanzo labirinto che si insinua tra i vecchi quartieri e i luminosi centri commerciali: ci porta dalle cime innevate alle profondità recondite delle valli. Vibra di passione che, pagina dopo pagina, si alimenta di visioni come di sconfitte. C'è tutto il fascino della fragilità di esistenze precarie che non si spezzano.»
Amica - Pietro Cheli

«Il libro di Arundhati Roy è un'opera fluviale, alla Balzac: le storie di molti personaggi tessono la trama di un'umanità che vive nella vertigine di Nuova Delhi. Assomigliano ai gemelli protagonisti del primo romanzo che qui sono cresciuti, graffiati e maturati: la loro voce ci dice che l'India non è un posto per bambini.»
Robinson - la Repubblica - Stefano Massini

VENT'ANNI DOPO IL DIO DELLE PICCOLE COSE