Al magnate Rupert Sheffield la bella vita a bordo del Discovery, il suo yacht in navigazione nel mare delle Canarie, è stata fatale. Dopo un incontro hot con una ragazza intraprendente, munita purtroppo per lui di un microscopico ago avvelenato, l'hanno ripescato cadavere tra le onde dell'Atlantico. Nemmeno per un istante quelli della CIA credono alla versione ufficiale secondo cui sarebbe scivolato e caduto dalla barca. Sheffield era un ottimo nuotatore e sarebbe riuscito a salvarsi, o almeno ad aspettare i soccorsi. Peraltro i conti non tornano anche ammettendo l'ipotesi dell'incidente. Se fosse affogato avrebbe avuto acqua nei polmoni, che invece erano vuoti. D'accordo, ma perché inviare sul posto Malko Linge per un caso adatto semmai a un ispettore di polizia? Perché la vittima era in contatto con l'Agenzia in relazione all'Irangate, il piano segreto finalizzato a ottenere da Teheran il rilascio di ostaggi americani in cambio di armi. Un piano che, oltre a rivelarsi un disastro, ha coinvolto in un groviglio inestricabile i servizi di mezzo mondo. E quando risuonano parole magiche come Mossad e KGB, c'è sempre lavoro per il Principe delle Spie.