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Il mondo secondo Fo. Conversazione con Giuseppina Manin

Il mondo secondo Fo. Conversazione con Giuseppina Manin
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26 punti carta PAYBACK
Brossura:
157 Pagine
Editore:
Guanda
Pubblicato:
01/01/2007
Isbn o codice id
9788882468880

Descrizione

Per mestiere l'attore deve dare in pasto se stesso al pubblico. Che più lo ama e più vorrebbe impossessarsene. Dario Fo, oltre che attore, è drammaturgo, regista, scenografo, pittore, uomo impegnato nel politico e nel sociale. E premio Nobel. La sua è una vita sempre alla ribalta, sempre sotto i riflettori. Ma, come ogni artista, coltiva anche uno spazio segreto, intimo, difficilmente accessibile. Un luogo dell'anima da dove scaturiscono i fantasmi, i progetti e le utopie destinati poi a incarnarsi sulla scena, sulla carta, sulla tela. Questo libro vuole incamminarsi verso la sua stanza privata. A guidarci attraverso selve di ricordi, emozioni, rivisitazioni è lo stesso vecchio giullare. Che, alla fine, quella stanza della memoria e degli affetti ci aprirà davvero. Anzi, ci farà accomodare per raccontare storie senza fine, dall'infanzia nel paese incantato dei fabulatori, alle prime esperienze nell'Accademia di Brera, alla scoperta della grande passione, il teatro. E l'amore pazzo per Franca, impareggiabile compagna di vita, di scena, di lotta. Una passeggiata nel tempo con su la maschera del giullare ("Quando indossi la maschera non puoi mentire" avverte Fo) a tirar le somme e a scompigliar le carte di tante magnifiche avventure. A ruota libera, con il gusto dell'irriverenza e dell'ironia che l'ha sempre contraddistinto, Dario Fo riesamina parole pericolose quali politica, comicità, censura, fede, religione, impegno, coerenza, cercando ogni volta di riacciuffarne il senso, senza mai salire in cattedra, anzi talora mettendo a nudo con sincera autoironia debolezze e malinconie. Certo di aver sbagliato, di aver perso, ma anche di aver vissuto, ogni attimo, a piene mani, e di non volerla chiudere qui. Perché, comunque vada, vale la pena di andar avanti finché si può in questa "grande, breve follia che è la vita".