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La parola e il silenzio. Discorsi e scritti 1986-1995

La parola e il silenzio. Discorsi e scritti 1986-1995
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Brossura:
488 Pagine
Editore:
Paoline Editoriale Libri
Pubblicato:
04/10/2005
Isbn o codice id
9788831529570

Descrizione

In questo volume, pubblicato da Il Mulino una diecina di anni fa, ora ripreso con adattamenti e aggiornamenti nella collana "Giuseppe Dossetti. I testi", sono raccolti i discorsi e gli scritti più significativi di Dossetti negli ultimi dieci anni della sua vita. Dopo un ventennio di silenzio, Dossetti ha accolto, al di là di questa o quella particolare circostanza, una sollecitazione più ampia e più interiore a dare testimonianza della sua vita e specialmente della sua fede e della sua speranza. Si tratta di scritti che intenzionalmente raccolgono e presentano le grandi linee del suo pensiero e del suo itinerario spirituale. Dall'impegno nella Resistenza, nella Assemblea Costituente e nella vita politica allo studio del diritto; dal servizio alla Chiesa, di quella universale nel Concilio Vaticano II e poi di quella di Bologna, allo zelo per l'unità delle Chiese cristiane e al rapporto con altri mondi religiosi in Medio e in Estremo Oriente. Particolarmente significativi sono: Un testamento fatto di parabole (1987: commemorazione di Giorgio La Pira), in cui Dossetti ritrova e ripresenta alcuni temi cari a La Pira (i poveri, i grandi patrimoni ideali e culturali delle città e dei popoli, la missione dell'Italia e dell'Europa in favore dell'universalità delle genti...); "Sentinella, quanto resta della notte?" (1994: commemorazione di Giuseppe Lazzati), in cui prendendo le mosse dalla presentazione della figura di Lazzati come "sentinella" (Is 21,11-12), Dossetti si sofferma dapprima sulla descrizione della situazione di "notte" della politica italiana, e poi denuncia le vie false e illusorie per uscire da questa "notte"; Il Concilio ecumenico Vaticano II (1994: prolusione inaugurale per l'anno accademico 1994-95 dello Studio Teologico Interdiocesano di Reggio Emilia), in cui Dossetti fa una valutazione, ormai a una certa distanza, delle vie aperte e ancora da percorrere del Vaticano II. L'introduzione a questa "testimonianza" è di Agnese Magistretti.