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I peggiori anni della nostra vita

I peggiori anni della nostra vita
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Edizioni Interno4
Pubblicato:
10/09/2020
EAN-13
9788885747555

Descrizione

Da otto anni il Conte Fiele racconta le partite del Milan ma soprattutto la sua idea di milanismo con il gruppo ComunqueMilan (www.comunquemilan.it). Questi otto anni sono stati tra i più aridi di soddisfazioni che il titolatissimo club di Milano abbia conosciuto, ma nelle sue pagine scopriamo che le emozioni non sono mai mancate perché tenere a una squadra, come tenere a una persona, significa anche attraversare il deserto con lei senza mai dubitare del proprio amore. Questi racconti, fatalmente, sono iniziati con l'addio di Zlatan Ibrahimovic, venduto quando era il giocatore dominante della serie A. Il ciclo si conclude con l'omerico ritorno di Ibrahimovic, più vecchio e più saggio, tornato come Ulisse a ricongiungersi con chi non ha mai smesso di tessere una tela e aspettarlo. Questo libro è quella tela. Tieni a una squadra di calcio. E ci tieni veramente. La vedi volare, raggiungere vette che nessun'altra squadra ha raggiunto, la vedi splendere magnifica e coprirsi di gloria nel mondo. Poi la vedi precipitare come Icaro troppo vicino al Sole. La vedi a terra, la vedi barcollare. Per tanti lunghi anni. Ma tieni veramente a quella squadra, e sai che è adesso, che ha bisogno di te. Questo è il racconto degli otto anni che il Diavolo ha passato in Purgatorio: un lungo periodo di depressione, delusione, sporadiche illusioni, dirigenti allo sbaraglio e giocatori allo sbando, allenatori sofferenti e tifosi sconcertati. Fino ad una sorprendente e insperata svolta, che regala una nuova speranza nel nome di Ibra, l'epico eroe finalmente tornato a casa. A raccontarlo è il Conte Fiele, serio professionista nella Milano dei media ma anche tifoso infervorato, con un titolo nobiliare conseguito in Curva Sud. Il Conte a San Siro vede le partite del Milan e nel contempo "vede" scene di Kubrick e pagine di Bukowski; durante le azioni sente i cori da stadio ma dentro di sé ascolta canzoni di Tom Waits e assoli di John Coltrane; a fine partita beve birra al Baretto di San Siro ma il suo olfatto conserva odore di fumogeni o lacrimogeni di antiche trasferte.