Il Commissario Charitos di Petros Markaris ("il Camilleri greco") in un’indagine appassionante tra omicidi e molti (troppi) soldi.
"C’è la Marsiglia di Jean-Claude Izzo, c’è il mio Montalbano e c’è la Grecia di Markaris. Questo è stato i l grosso passo in avanti fatto fare al romanzo giallo." Andrea Camilleri
Dopo sei anni e quattro romanzi la crisi in Grecia sembra essere finalmente alle spalle. Il denaro inizia di nuovo a scorrere e i greci iniziano a tornare alle loro vecchie e buone abitudini. Alcuni “malpensanti” scettici, pero, non credono a quello che appare e iniziano a indagare sulla provenienza di quei flussi di denaro. Una serie di omicidi rendono evidente che quelle indagini non sono prive di fondamento. Kostas Charitos, seguendo la pista degli omicidi, capisce immediatamente che solo ricostruendo la provenienza dei soldi, potrà risalire alle cause di quegli assassinii. Ed eventualmente, all’omicida. Il grande ritorno del Commissario Kostas Charitos, un giallo a sfondo economico, una trama smagliante e piena di colpi di scena. Un romanzo dove girano molti soldi, ma molto pericolosi.
Chi è Petros Markaris
Petros Markaris è greco, anche se nato a Istanbul, nel 1937. I romanzi con protagonista il commissario Kostas Charitos hanno incontrato un grande successo di lettori (centinaia di migliaia di copie vendute solo in Italia): Ultime della notte (Bompiani, 2000); Difesa a zona (Bompiani, 2001); Si è suicidato il Che (Bompiani, 2004); La lunga estate calda del commissario Charitos (Bompiani, 2007); La balia (Bompiani, 2009); Prestitiscaduti (Bompiani, 2011); L’esattore (Bompiani, 2012); Resa dei conti (Bompiani, 2013); Titoli di coda (Bompiani, 2015). Ha inoltre pubblicato la raccolta di racconti I labirinti di Atene (Bompiani, 2008) e l’autobiografia Io e Kostas Charitos (Bompiani, 2010) e il pamphlet Tempi bui (Bompiani, 2013), dedicato alla crisi della Grecia. Prima di inventarsi il commissario Charitos, ha lavorato con il grande regista greco Theo Angelopoulos a diverse sceneggiature tra cui L’eternità e un giorno, Palma d’Oro a Cannes nel 1998.
