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Il principio di ragionevolezza e proporzionalità nel diritto del lavoro

Il principio di ragionevolezza e proporzionalità nel diritto del lavoro
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Giappichelli Editore
Pubblicato:
01/02/2017
EAN-13
9788892163904

Descrizione

Tutti i diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione si trovano in rapporto di integrazione reciproca e non è possibile pertanto individuare uno di essi che abbia la prevalenza assoluta sugli altri. La tutela deve essere sempre sistemica e non frazionata in una serie di norme non coordinate ed in potenziale conflitto tra loro [] Se così non fosse, si verificherebbe l'illimitata espansione di uno dei diritti, che diverrebbe "tiranno" nei confronti delle altre situazioni giuridiche costituzionalmente riconosciute e protette, che costituiscono, nel loro insieme, espressione della dignità della persona» 1. Sono le parole della Corte Costituzionale nella sentenza sul caso Ilva, nella quale il contrasto tra due diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione il diritto alla salute tutelato dall'art. 32 Cost., che implica il diritto all'ambiente salubre, e il diritto al lavoro, di cui all'art. 4 Cost., che implica il mantenimento dei livelli occupazionali ed il dovere delle istituzioni pubbliche di agire nella direzione di tale obiettivo è risolto nell'ottica del ragionevole bilanciamento tra diritti. Il tema di questo libro è racchiuso nelle parole appena citate della Corte Costituzionale: si intende, infatti, indagare su come il principio di ragionevolezza e proporzionalità nel diritto del lavoro contribuisca a garantire una tutela sistemica ai diritti in conflitto, per evitare la tirannia, evocata da Carl Schmidt, di un diritto sull'altro. I conflitti tra diritti, nel diritto del lavoro, non sono più solo ed esclusivamente quelli tra i diritti del lavoratore e le libertà dell'impresa. Questi sono maggiormente evidenti negli istituti in cui più chiaramente si manifesta la necessità di tutelare la dignità e la sicurezza del lavoratore, da una parte, e la libertà di iniziativa economica da parte del datore di lavoro, come nel licenziamento, in particolare per ragioni economiche, nell'esercizio dello ius variandi o nel trasferimento del lavoratore. Sono, ancora, i conflitti tra il diritto al lavoro e il diritto alla salute, come nel caso Ilva, o il conflitto tra il diritto di sciopero e gli altri diritti fondamentali della persona costituzionalmente garantiti o ancora, a livello dell'Unione Europea, tra diritto di sciopero e libertà di stabilimento o libera prestazione dei servizi. Sono i conflitti tra i diritti sociali e le esigenze di equilibrio del bilancio, emersi a seguito delle riforme del diritto del lavoro avanzate da molti Stati membri, come strategia di uscita dalla crisi economica, che si concretano come conflitti tra lavoratori, in ragione dei sacrifici e della compressione dei diritti, imposti ad alcuni e non ad altri. Sono i conflitti tra lavoratori generati dalla contrattazione collettiva non più capace di essere rappresentativa di una realtà del lavoro estremamente frammentata e bisognosa di differenziazioni, e di assicurare una equilibrata rappresentanza degli interessi collettivi. Sono i conflitti, inediti, tra tutela della vita privata del lavoratore e libertà d'impresa, generati dall'uso delle nuove tecnologie nell'organizzazione del lavoro. Non si tratta, in ogni caso, sempre di nuovi conflitti: ciò che è cambiato nella costruzione del diritto del lavoro è la tecnica di risoluzione dei conflitti. L'inderogabilità della norma e l'indisponibilità dei diritti sono state la principale tecnica attraverso la quale il diritto del lavoro ha costruito le "paratie antincendio", di cui parla Habermas 2, per garantire un protezione assoluta dei diritti del lavoratore, sia nella legge che nella contrattazione collettiva. La tecnica dell'inderogabilità, tuttavia, può essere utilizzata quando si abbia a che fare con le regole, che sono una particolare categoria di norme le quali si applicano o non si applicano, ma non quando si ha a che fare con i principi. Nel diritto del lavoro ci sono molte norme costruite come regole, anche a livello costituzionale, ma ci sono, e sempre di più, molte norme che sono costruite com