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La vera vita di Sebastian Knight

La vera vita di Sebastian Knight
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Libro:
240 Pagine
Editore:
Adelphi
Pubblicato:
09/11/1992
Isbn o codice id
9788845909399

Descrizione

Sebastian Knight, un geniale scrittore nato a Pietroburgo nel 1899 e educato in Inghilterra, muore in giovane età lasciando alcuni romanzi, una serie di racconti e un fratellastro, V., che decide di scriverne la 'vera vita' ritornando nei luoghi frequentati dal defunto e rintracciandone le donne e gli amici. Ma V. è uno Sherlock Holmes maldestro e impacciato, le piste s'incrociano e si sovrappongono, i personaggi si sdoppiano, sfuggono, talvolta muoiono mentre la ricerca è in corso, e il libro di V. diventa un romanzo senza fine la cui forma aberrante sarebbe questa: "Un autore scrive un libro su di un autore il quale, incidentalmente, ha avuto in animo di scrivere una biografia fittizia; di questo autore praticamente non si hanno notizie che non siano ingannevoli o tautologiche, ed anzi l'unica vera 'notizia' è che Sebastian, scrittore, ha scritto dei libri" (Giorgio Manganelli).
Ma è questo romanzo o il romanzo di una biografia che è anche autobiografia? Vladimir Nabokov, nato a Pietroburgo nel 1899, si definiva "uno scrittore americano cresciuto in Russia, educato in Inghilterra, imbevuto della cultura dell'Europa occidentale", e di questo "scrittore americano" dalle innumerevoli sfaccettature "La vera vita di Sebastian Knight" si può considerare l'atto di nascita perché dopo i romanzi e i racconti in lingua russa è il primo libro scritto direttamente in inglese (fu composto a Parigi nel 1938, perlopiù nella stanza da bagno di un minuscolo appartamento, e pubblicato in America nel 1941 da New Directionis, la casa editrice diretta dal poeta James Laghlin); ed è un passaporto per l'emigrazione da una letteratura a un'altra, nella quale Nabokov trasferisce e arricchisce il suo armamentario di scrittore-scacchista e scrittore-entomologo, i suoi giochi verbali e numerologici, le invenzioni e i colpi di scena di una regia partecipe e insieme impietosa, non di rado perversa, sempre imprevedibile.