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La via degli angeli. La traslazione delle pietre della Santa casa

La via degli angeli. La traslazione delle pietre della Santa casa
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Libro
Editore:
Il Lavoro Editoriale
Pubblicato:
24/07/2023
Isbn o codice id
9788876639791

Descrizione

La traslazione della Santa Casa di Nazareth salvata dalla Terrasanta rivela in questo libro una inedita ed entusiasmante storia geopolitica che si affianca a quella religiosa e che, per un verso, conferma l¿autenticità della reliquia mentre, per l¿altro, spiega documentatamente i motivi che imposero la segretezza del trasporto nelle delicate circostanze del secolo XIII, ponendo in qualche modo fine alla cosiddetta ¿Questione lauretana¿. L¿autore ricostruisce nel dettaglio, dopo un lungo lavoro di ricerca di qua e di là dell¿Adriatico, committenza, governo, esecuzione, custodia e tutti i contesti storici, i passaggi, gli itinerari, le soste ed i protagonisti di un viaggio che portò le sacre pietre attraverso Cipro (dal 1273 al 1283), a Pyli, in Tessaglia, fino al 1291, e poi ad Arta, capitale d¿Epiro sotto la dominazione della famiglia di rango imperiale Angelo-Comneno, che ne divenne custode sostituendosi ai cavalieri templari fino al 1294. Nel 1294, appena eletto papa, Celestino V (che si rivela qui il vero protagonista della vicenda, con sorprendenti, inedite conseguenze nella lettura del suo pontificato e della sua famosa rinunzia), decise che la Santa Casa avrebbe dovuto essere trasferita all¿Aquila: la destinazione finale dove aveva già fatto costruire a questo scopo una grande basilica. Il convoglio, protetto dai soldati degli Angeli, approdò così ad Ancona per cominciare il suo viaggio improvvisamente interrotto però dai contrasti creatisi tra il papa e il re Carlo II d¿Angiò, che imposero una diversa destinazione. Nella selva di S. Maria in fundo laureti, luogo alle dirette dipendenze dell¿autorità papale, la reliquia trovò la sua nuova collocazione. Ma la storia non si era affatto conclusa. Del passaggio di convogli e messaggeri resteranno tracce indelebili nelle tradizioni locali, nelle dedicazioni, nei toponimi dell¿Italia centrale, nei dipinti, con l¿utilizzo di particolari figure che l¿autore rintraccia con precisione documentaria e sguardo da detective. Un libro che modifica profondamente la storia delle Marche della prima età moderna.